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giovedì 22 dicembre 2016

BLOGTOUR: TI AMO PER CASO DI BRITTANY C. CHERRY.


Buon giorno lettori!
Oggi Shut up, I'm reading ha il piacere di ospitare la sesta tappa del blogtour dedicato ad una delle ultimissime pubblicazioni targate Newton Compton editori. Si tratta di "Ti amo per caso" di Brittany C. Cherry.


In questa nuova tappa vi proporrò la mia personale playlist dedicata a questo romanzo. Insomma son qui per riportarvi tutte le canzoni che mi hanno fatto pensare a questa bellissima storia.
Le canzoni sono davvero tante. Per questo motivo ho deciso di giustificare la scelta solo per le "canzoni principali", riportandovi tratti salienti del libro direttamente collegati al testo della canzone scelta.


Procediamo con ordine 

Elizabeth e Tristian sono due persone che nella vita hanno perso tanto. Due persone che soffrono per la mancanza di ciò che la vita ingiustamente gli ha strappato. 

“L’ultima volta che io e lui eravamo stati insieme in quella casa mi cingeva la vita con una mano, in corridoio: stavamo creando dei ricordi che pensavamo  sarebbero durati per sempre. “Per sempre” fu molto più breve di quanto si vorrebbe credere. […] Mi sentivo soffocata dai ricordi, dalla tristezza… Steven non c’era più. Per oltre un anno avevo vissuto nella finzione, raccontandomi che era uscito a prendere il latte e che sarebbe rientrato da un momento all’altro. Ogni sera, quando mi stendevo per dormire, restavo sulla parte sinistra del letto e chiudevo gli occhi, fingendo che Steven occupasse il lato destro. [….]. Sussurrai il suo nome come se potesse sentirmi e indugiai nel pensiero di lui che mi baciava e mi stringeva tra le braccia.[…] Le mie grida erano pregne di un dolore selvaggio, come quelle di una creatura in preda a sofferenze indicibili. Mi doleva tutto. Tutto era spezzato. Con il passare dei minuti, mi sentivo sempre più spossata. La profonda quiete della mia terribile solitudine mi rapì, accompagnandomi in un sonno profondo.”
-Elizabeth

Queste poche righe mi hanno portato immediatamente a pensare ad una delle più famose canzoni di Avril Lavigne, che ho trovato davvero perfetta per descrivere tutti i sentiementi che attanagliano la povera Lizzy.


AVRIL LAVIGNE – WHEN YOU’RE GONE



When you're gone
The pieces of my heart are missin' you
When you're gone
The face I came to know is missin', too
When you're gone
The words I need to hear
To always get me through the day
And make it okay
I miss you

I've never felt this way before
Everything that I do
Reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you
I love the things that you do
We were made for each other
Out here forever
I know we were
And all I ever wanted was for you to know
Everything I do, I give my heart and soul
I can hardly breathe; I need to feel you here with me


Anche Tristan ha perso ciò che più di caro aveva al mondo: sua moglie e suo figlio.

“Avevo l’anima in fiamme e ogni centimetro del mio corpo percepiva quel bruciore. Continuai a scuotere la testa, mi misi le mani davanti alle labbra e cominciai a ululare la mia tristezza.”
-Tristan


THE PREVAIL – ALONE


We used to have it all
It was us against the world, but now.
I've been sleeping on my own

Spending all these nights alone
Knowing you're not coming home
'Cause you're running through my dreams
It's like you're on repeat
Feels like eternity
And I can't believe.
I let you in
You left me out
You left me on my own
You left me all alone
I let you in
You bled me out
You left me skin and bone
You left me all alone 

Il primo incontro, i loro primi sguardi ed il loro primo bacio invece mi hanno portato subito alla mente una canzone di uno dei miei gruppi preferiti in assoluto: I Bring me the horizon.

“Mi fissò con uno sguardo sconcertato; quasi mi costrinse a concentrarmi sull’intensità dei suoi occhi inquieti, tra l’azzurro e il grigio…erano
occhi duri, proprio come l’atteggiamento di quello sconosciuto. Occhi gelidi e scostanti. Sui bordi delle iridi erano di un azzurro intenso, ma dentro e fuori si intrecciavano dei fili color argento e nero che gli offuscavano lo sguardo. I suoi occhi erano come le ombre del cielo, appena prima che scoppi un temporale.”

“«In città hanno tutti paura di me. Ti faccio paura, Elizabeth?», sussurrò, con il respiro che mi sfiorava le labbra.
«No».
«Perché no?»
«Perché ti vedo».
Per un breve istante la freddezza del suo sguardo si addolcì, come se fosse confuso da quelle tre parole. Io però lo vedevo. Vedevo al di là dell’odio nel suo sguardo e notavo il dolore nella fronte corrucciata. Vedevo le sue fragilità che, in qualche modo, corrispondevano alle mie.
Senza pensare, Tristan mi attirò a sé, premendo forte le labbra contro le mie. La confusione che mi aleggiava nella testa cominciò a svanire mentre la sua lingua scivolava tra le mie labbra: risposi al suo bacio, con foga. Oddio, mi mancava. Mi mancava baciare. La sensazione di cadere contro qualcuno che ti sorreggeva impedendoti di schiantarti a terra. La sensazione di calore che ti pervade la pelle mentre scambi con un’altra persona i tuoi respiri.
Mi mancava essere stretta, mi mancava essere toccata, mi mancava essere desiderata…
Mi mancava Steven.
I baci di Tristan erano rabbiosi e tristi, dolorosi e dolenti, crudi e autentici.
Proprio come i miei.
…Per pochi secondi, mi sentii come un tempo.
Intera.
Completa.
Parte di qualcosa di divino”

BRING ME THE HORIZON- DEATHBEAD


Eyes like a car crash
I know I shouldn't look but I can't turn away.
Body like a whiplash,
Salt my wounds but I can't heal the way
I feel about you.
I watch you like a hawk
I watch you like I'm gonna tear you limb from limb
Will the hunger ever stop?
Can we simply starve this sin?
That little kiss you stole
It held my heart and soul
And like a deer in the headlights I meet my fate
Don't try to fight the storm
You'll tumble overboard
Tides will bring me back to you
And on my deathbed, all I'll see is you
The life may leave my lungs
But my heart will stay with you

Tristan e Lizzy cercano di affrontare insieme il dolore. Da estranei diventano conoscenti, amici, amanti. Affrontare questa sofferenza insieme è più facile ed insieme i due ricominciano a respirare. 

Non me lo aspettavo, ma quando mi strinse a sé, mi sciolsi lentamente contro di lui. Fu sorprendente quanto mi sentissi lontana dalla tristezza in quel momento. I suoi piccoli gesti, come massaggiarmi piano la schiena e posarmi il mento sulla testa, mi tranquillizzavano. Con una punta di egoismo lo strinsi più forte a me: non volevo rinunciare alla sensazione di non sentirmi più sola. Tra le sue braccia, dimenticavo di essere tremendamente sola. In quei pochi barlumi di quiete, trovai il conforto che mi mancava. 
Ero così immersa in quel momento che non mi accorsi nemmeno di piangere finché Tristan non mi asciugò dolcemente le lacrime con le dita. Eravamo sempre più vicini: le mie mani aggrappate alla sua maglietta, lui che mi attirava ancora di più a sé. Le sue labbra si schiusero, e anche le mie. Lui chiuse gli occhi, e io feci lo stesso. Restammo insieme in quel silenzio, fatto dei nostri respiri. Non so chi avvicinò per primo le labbra a quelle dell’altro, so solo che a un certo punto le nostre bocche si toccarono. Non ci baciammo, tenemmo solo le labbra unite: ci scambiavamo i respiri, per impedirci di piombare nella nostra vorace oscurità.

PARAMORE - WE ARE BROKEN


I am outside
And I've been waiting for the sun
With my wide eyes
I've seen worlds that don't belong

My mouth is dry
With words I cannot verbalize
Tell me why
We live like this

Keep me safe inside
Your arms like towers
Tower over me, yeah

Cause we are broken
What must we do to restore
Our innocence
And all the promise we adored?
Give us life again
Cause we just wanna be whole

…Tower over me

Altre canzoni che consiglio vivamente di sentire sono:
- The Prevail - Lifelines

Vi lascio, sperando che le canzoni da me proposte vi siano piaciute, e ricordandovi di seguire tutte le tappe del blogtour!

Un abbraccio!

1 commenti:

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