Latest Reviews

giovedì 28 gennaio 2016

Recensione: Malerva di Enza Emira Festa

Buona sera lettori,
Oggi son qui per parlarvi di un libro molto particolare. Son qui per raccontarvi di “Malerva” di Enza Emira Festa.  
Non ho appena ho saputo di questa nuovissima uscita della Piemme ne sono rimasta subito incuriosita. Un po’ per la trama, un po’ perché questo libro racconta la storia della mia città. 



Titolo : Malerva

Autrice: Enza Emira Festa

Casa Editrice: Piemme

Data di pubblicazione: 19 Gennaio 2016

Pagine: 151

Prezzo: € 16,00


Trama
Imma vive a Napoli, in uno di quei quartieri tutti casermoni scrostati e rifiuti, dove la Camorra fa paura ma è anche un'aspirazione sociale. La sua vita è come quella di tante ragazze: scuola (poca), famiglia (complessa), amici (e nemici)... Finché un giorno, sulla via di casa, non viene notata dal fratello maggiore di un suo compagno, che oltre a essere più grande e bellissimo, è anche il figlio maggiore del boss della zona. Inaspettatamente inizia il corteggiamento, e dopo qualche tempo Imma diventa la sua fidanzata ufficiale. Le tocca crescere rapidamente, acquisendo una serie di privilegi ma anche di doveri. Così, quando il padre di Imma viene catturato durante una retata e comincia a parlare, lei non ha dubbi: rinnega la famiglia di origine e si rifugia a casa del boss. Ma ogni favola ha un prezzo...


Ho concluso solo da pochissimo la lettura di questo libro e son qui che scrivo.
Son qui a vomitare parole perché ne ho bisogno.
Ho bisogno di parlarvi di Malerva. 
Ho bisogno di una risposta a tutte le mille domande che affollano la mia mente in questo momento. 
Perché Malerva è un libro che ti lascia senza parole. 
Uno di quei libri veri, duri, crudi che ti smuove qualcosa dentro. 
Uno di quei libri che sai di non poter dimenticare. 
Uno di quei libri che ti spingono a voler stalkerare l’autrice per saperne di più , per conoscerne dettagli, spezzoni di storia. 
Perché hai bisogno di sapere. 


Malerva è la storia di Imma, una giovane quattordicenne napoletana che vive nella 167,  uno dei quartieri napoletani più problematici e degradanti della città, terreno fertile per il pericoloso traffico di droga, frutto delle scelte sbagliate degli amministratori dello Stato che i cittadini onesti continuano ancora a pagare.
Molti  ragazzi, come Gennaro,  si rendono conto subito che l’unica chance che hanno per condurre una vita onesta e per assicurarsi un vero futuro è quella di fuggire via. Quella di andare via dalle macerie e cercare di “risorgere” al nord. 

Ma questo non è il caso di Imma. 
Imma nella 167 ci vuole restare, vuole diventare potente. Lottare con le unghie e con i denti per salire finalmente “ai piani alti”, conquistare il Sistema, alla continua ricerca del successo e del denaro. 

"..lei le unghie se le stava affilando da tempo, per essere pronta quando sarebbe toccato a lei graffiare e risalire la china. Lei ci voleva arrivare ai piani alti…"

Non vuole certamente finire come la madre, incastrata in una vita senza senso, nella povertà e nella degenerazione più pura, costretta a stare al fianco di un “fallito” qual è suo padre. 
Suo padre, che non è capace neanche di trovarsi un lavoro degno di essere chiamato tale. 
Suo padre, che gioisce perché per pochi giorni potrà sostituire un ragazzino tredicenne come aiuto barbiere.
Né vuole finire come quelli come Tonio, persone senz’anima che vagano per la città senza più una meta, costantemente sotto l’effetto di droghe. 
E di certo Imma non vuole finire come Gennaro, il suo fratello secchione. Gennaro che sogna ad occhi aperti, che pensa di salvare il mondo, che spera di insegnare. Gennaro che crede ancora in valori come la giustizia, la lealtà. Gennaro, che crede nell’amore romantico. 
 Valori che sicuramente non lo porteranno molto lontano. Imma questo lo sa bene.
"…lo so che c’è un altro mondo dove le cose davvero funzionano come ce le racconta la prof, ma bisogna fare i bagagli e andarci a vivere, abbandonare questo schifo di quartiere e spostarsi vero la civiltà…"

Imma è diversa. Vuole di più. Pretende ciò che dalla nascita le è mancato.

Potere e soldi.
Ma come conquistarli? Come raggiungere quella ricchezza che così tanto agogna? 
L’occasione della vita si presenta quando Imma incontra Pepè, primogenito della famiglia più importante del sistema, i Fabbro.
Pepè è bello, intelligente, di classe e spudoratamente ricco.
Tra loro è subito amore.
Pepè si invaghisce ,infatti, ben presto di Imma, la Pupa, la bambolina dalle caviglie sottili e dalla pelle candida. Ed Imma non può che ricambiare e sperare, sperare, sperare.
Sperare che Pepè abbia intenzioni serie con lei, sperare che Donna Rosinella e Milord, genitori di Pepè, benedicano la loro unione. 
La famiglia Fabbro rimane piacevolmente sorpreso dalla scelta del loro Pepè e accolgono Imma nella loro famiglia, ricoprendola d’oro, regalandole tutto ciò che Imma ha sempre desiderato.

Tutto sembra procedere per il meglio ma una serie di eventi porterà Imma dinanzi ad una scelta importante. Fin dove sarà disposta a spingersi Imma per poter preservare il suo sogno dorato? Sarà disposta a pagare il prezzo più caro per realizzare i propri sogni?

La scrittura della Festa è dura, cruda, va dritta al punto. Il libro è immediato e la storia arriva facilmente al lettore, che ne resta coinvolto fin dalle prime pagine.Devo ammettere che mi ha ricordato molto la D’Urbano, scrittrice italiana che adoro.

Ogni capitolo è scritto in terza persona.
Alla fine di ogni capitolo viene riportata una pagina del diario di Gennaro. 
Ho amato questa scelta stilistica perché in questo modo l’autrice mette in diretta contrapposizione due visioni del mondo diametralmente opposte. Da un lato, ci parla di Imma, Mamà, Donna Rosinella,Pepè, Milord, specchio della società corrotta. Dall’altro, riportando le pagine del dolce ed ingenuo Gennaro, la Festa da voce a chi persegue i propri valori. Da voce a chi non vuole far finta di nulla. A chi vuole lottare. A chi ancora ha speranza nella legge. 
Il finale è inaspettato. Sconvolgente. Semplicemente termina all’improvviso, di punto in bianco. Ho davvero temuto  che vi fosse un qualche errore di mancata stampa delle ultime pagine del libro. 
Son rimasta così, impietrita. Fissavo l’ultima parola del libro e ho davvero pensato di maledire la scrittrice. Ho pensato fosse ingiusto un finale così. 
Ora invece, mentre scrivo , credo di amare questo libro soprattutto per il suo finale, che mi porterà ogni volta che prenderò questo libricino tra le mani ad interrogarmi ancora una volta. A formulare i miei se, i miei ma, che purtroppo mai verranno risolti.

Malerva è una favola moderna ove l’happy ending non è poi così scontato ma ha un caro prezzo. È la storia di una giovane donna che voleva a tutti i costi diventare una principessa. È la storia di Imma che nella vita ha ben chiaro tutto ciò che vuole. Ma Imma sarà disposta a pagare il prezzo più caro pur di realizzare i propri sogni?  










10 commenti:

 

Shut up, I'm reading Template by Ipietoon Cute Blog Design and Bukit Gambang