Recensione: Sei il mio sole anche di notte di Amy Harmon

Titolo: Sei il mio sole anche di notte

Autrice: Amy Harmon

Casa Editrice: Newton Compton Editore

Data di pubblicazione: 19 Marzo 2015

Pagine: 352 

Genere: Romance, New Adult








Trama:

Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé? Versione moderna de La bella e la bestia, il nuovo romanzo di Amy Harmon – dopo il grande successo di I cento colori del blu – ci dimostra che in ognuno di noi convivono una parte mostruosa e una meravigliosa creatura e che solo l’amore può essere capace di farle andare d’accordo

Mi è piaciuto questo libro? SI, NO

No, non ho apprezzato tante, troppe cose.

Si, ho adorato alcuni personaggi e alcune dolci situazioni.

Nutrivo gradi aspettative per questo libro che già oltreoceano aveva raccolto pareri entusiasti e superpositivi. Purtroppo le mie aspettative non sono state pienamente soddisfatte.

Ho trovato questo libro lento, dannatamente lento.

Probabilmente è lo stile della Harmon che non è riuscito a prendermi e a catturare la mia attenzione. L'uso della terza persona ha per me guastato un libro che poteva riuscire, ed anche egregiamente, se descritto e narrato interamente dal punto di vista della dolce Fern o ancor meglio dal pov dello straordinario uomo qual è Bailey, migliore amico di Fern.

Ho amato particolarmente la figura di Bailey e devo ammetterlo: è solo per lui che ho continuato la lettura. Le sue parole hanno catturato la mia attenzione e rapito il mio cuore. 

Non è riuscito invece a conquistarmi Ambrose. Sciocco e montato nella prima parte del libro e depresso cronico nella seconda , Ambrose rappresenta il solito prototipo di maschio alfa per il quale la bellezza è un must. 

Mi è caduto ancora più in basso quando, dopo esser diventato il "mostro",  invece di pregare e ringraziare Dio perchè nonostante tutto può contare sull'appoggio e l'affetto di due fantastiche persone , Fern e Bailey, Ambrose ancora una volta pensa a quanto sia ridicolo uscire con loro. Ancora li ritiene inferiori.

Ecco le parole che hanno alimentato la mia ira (XD): 

" Gli pareva di sentire i ragazzi che gli ridevano dietro. Stava uscendo con Bailey e Fern. Quanto in basso era caduto"

La parte che probabilmente ho amato di più di questo libro, oltre ai momenti only Fern-Bailey,  è stata quella in cui la Harmon ci descrive lo scambio di lettere tra Ambrose e Fern ed il rimando a Shakespeare.

"Dubita che le stelle siano fuoco,

dubita che il sole si muova

dubita che la verità sia bugiarda

ma non dubitare del mio amore"

Detto ciò concludo dicendo: Caro grafico della CE ma quanto avevi bevuto mentre sceglievi questa copertina? è OSCENA, ORRIBILE E SENZA UN CAVOLO DI NESSO LOGICO! 

3 GATTINI E MEZZO TUTTE PER BAILEY