Autrice: Sara Rattaro
Casa Editrice: Giunti
Genere : Contemporary
Data di pubblicazione: 14 Marzo 2012
Pagine: 208
Prezzo: € 5,87 (edizione tascabile)
Ho comprato questo libro mesi fa eppure, per un motivo o per un altro, ne ritardavo sempre la lettura. Ero lì, intenta a cercare qualche libro da portare con me e da leggere durante le mie vacanze in Spagna, qualcosa che potesse entrare facilmente in valigia quando, dopo aver guardato la mia libreria per ore , sono incappata in questo piccolo libricino.
Shame on me perché mi son decisa a leggere questo libro solo per le sue dimensioni! Ora, dopo aver concluso questo gioiellino, l’unica cosa che continuo a chiedermi è “Perché ho aspettato tanto?”.
Certo, la storia di Viola non è sicuramente una piacevole storia da leggere spensieratamente sotto l’ombrellone.
Questa è una storia devastante. Anche ora che sono qui per parlarvene sento ancora tutto il dolore che ho provato leggendo questo meraviglioso quanto straziante libro.
“Un uso qualunque di te” inizia descrivendo proprio l’evento catastrofico che da il “la”a tutta la storia: Luce, figlia di Viola, è ricoverata d’urgenza in ospedale ma Viola non è lì con lei. È lontana kilometri di distanza, in un letto non suo, accanto ad un uomo che non è suo marito. Inizia così la corsa disperata di Viola in ospedale e gli innumerevoli flashback che ci raccontano di Carlo, il marito premuroso e sempre attento, di Angela, l’amica d’infanzia, e di tutti quegli innumerevoli sbagli che Viola ha commesso nella sua vita.
E questi flashback colpiscono direttamente l’anima del lettore. Ho odiato Viola. L’ho detestata e poi, infine, l’ho capita.
Ho amato Carlo, marito perfetto e padre sempre attento, punito da Viola proprio per la sua perfezione. Perché la verità è che Viola non riesce a sentirsi accettata, continua dopo anni a sentirsi un pesce fuor d’acqua, ancora non riesce a sentirsi all’altezza di suo marito e sua figlia ed in qualche modo la sua mente perversa e insana continua a credere di dover punire tanta perfezione nel modo più vile possibile: tradendoli.
Sara Rattaro descrive tutta la storia in maniera impeccabile, con poche ed essenziali parole che mirano dritto all’anima del lettore.
Questa storia mi è entrata dentro con una velocità pazzesca: un vortice di emozioni mi ha investito, e chiudere il libro senza averlo concluso mi è risultato impossibile.
La vicenda è interamente narrata dal pov di Viola e continui e ripetuti sono i flashback che in qualche modo permettono sempre più al lettore di capire un personaggio complesso come Viola. Fa eccezione solo l’ultimo capitolo scritto interamente dal pov di Carlo. È proprio quest’ultimo capitolo che mi ha dato il colpo di grazia finale, che mi ha logorato l’anima e che mi ha fatto entrare Carlo nel cuore.
“Dovrei odiarti e invece. Invece non riesco e non pensare che se tu avessi fatto l’altra scelta, se avessi seguito quell’uomo, io avrei vissuto una vita non mia.Non riesco nemmeno a immaginarla una vita diversa, nessuno può convincersi di stare bene se non si trova accanto a chi ama.
So che è difficile da capire. Ma non lo è per me.”
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