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venerdì 4 dicembre 2015

Recensione: Le ceneri dell'esistenza di Dami Jissed Vertiz Lozano

Titolo: Le ceneri dell'esistenza

Autrice: Dami Jissed Vertiz Lozano

Self publishing

Data di pubblicazione: 21 Aprile 2013 

Pagine: 235 










Trama
Se vi ponete la domanda che cosa facevate a dodici anni, la risposta, per molte sarà giocare con le bambole o sognare qualche idolo, per quelle più mature.
Ma non è stato questo il destino di Ariel Klaus, una dodicenne di origini ebrea, nata a Stoccarda. Si divertiva a giocare con i suoi balocchi finché ad un età così delicata, ha dovuto scegliere, tra i suoi voleri e i bisogni della sua famiglia.
I suoi sogni, ricamati durante la sua breve vita verranno distrutti dall’impatto con la realtà. 
Ariel è solo la vittima di un piano maggiore, una pedina, che però presto si ribellerà per amore di Thomas, un ragazzo tedesco orfano, di umili origini.
Il dubbio tra Thomas e Zaccaria, il suo fidanzato, ricco ed approvato da sua madre, la divorerà.
Tutto sembra concluso, quando dice addio al suo grande amore, varcando la soglia della chiesa per sposare Zaccaria.
Thomas e Ariel sono convinti di non vedersi più, finché un giorno, la giovane, ormai ventenne oltrepassa i cancelli di Auschwitz, ritrovando il suo grande amore, che veste gli abiti di un soldato delle SS.
Un romanzo trascendentale, pieno di colpi di scena, passione intensa e avventura. 
Coinvolgente da mozzare il fiato, dolcemente amaro, irresistibile.
LA STORIA d’amore mai raccontata prima d’ora avvenuta nei lager nazisti.







Le ceneri dell’esistenza è il racconto di una grande storia d’amore.
Un amore in grado di sconfiggere ogni ostacolo, un amore che è destinato a durare nel tempo.
Non importa come, non importa quando, Thomas e Ariel si appartengono. 

Il libro è diviso in tre parti:
  • Nella prima parte troviamo Ariel all’età di dodici anni. Ci viene raccontata la sua situazione familiare, il suo primo incontro con Thomas, il corteggiamento di Zaccaria e il dolore e la sofferenza che Ariel deve affrontare per via di una scelta non facile che si trova costretta a prendere.Ariel diviene ben presto protagonista di un vero e proprio triangolo amoroso.
    E' innamorata di Thomas e prova un’attrazione ed un affetto forte per Zaccaria. Thomas, tedesco ed orfano, è di origini molto molto umili; Zaccaria è invece appartenente ad una delle famiglie ebree più ricche della società. 
    Il problema sorge nel momento in cui l’impresa familiare del padre di Ariel si trova ad affrontare un fallimento che depaupera tutte le finanze della famiglia riducendoli sul lastrico: entrambi i ragazzi chiederanno la mano ad Ariel, ma Ariel sceglierà di seguire il cuore o la mente? (io non vi svelo nulla XD)
  • Nella seconda parte del libro l’autrice si sofferma invece sulla lotta per la sopravvivenza nei campi di concentramento: Ariel, ebrea, viene deportata ad Auschwitz.
    Qui incontra una persona che non avrebbe mai pensato di rivedere, o almeno non nelle vesti di una SS tedesca.
  • Nella terza parte del libro ci viene raccontata la storia di un Ariel, ormai divenuta una vera e propria donna, alle prese con i dolori che la tormentano, rassegnata nel vedersi sola e nell’aver perso l’amore della sua vita….ma sarà davvero così? 


Diciamocelo : gli elementi per un grande, grandissimo, libro ci sono tutti… La trama è accattivante e la storia di Ariel sicuramente incuriosisce il lettore.

Tuttavia ho riscontrato pecche di cui non posso non tenere conto:

  • Ho notato un cambiamento stilistico che mi ha lasciata un po’ perplessa. Nella prima parte del libro l’autrice riporta i pensieri di Ariel apostrofandoli ( Cosa alquanto strana essendo il libro già raccontato in prima persona ed essendo il lettore, dunque, già a conoscenza dei pensieri di Ariel). Cosa ancora più strana è che i pensieri vengono riportati solo per la prima parte del libro!!! Perché!? Il libro è sempre e comunque scritto al passato, perché non continuare riportando i pensieri di Ariel per tutta la durata del libro!? O perché non eliminarli dall’inizio, essendo , a mio parere, un po’ inutili!?
  • Nella prima parte del libro i sentimenti che iniziano a maturare tra Thomas e Ariel son stati descritti, a mio parere, un po’ troppo velocemente.I due si innamorano così, a prima vista, senza un perché, senza basi solide. Si ritrovano perdutamente innamorati senza neanche conoscersi. 
  • Ariel, Zaccaria e Thomas, almeno nella prima parte del libro, vengono descritti come dodicenni ma i loro comportamenti non sono assolutamente caratteristici di tale età. Sembran donne ed uomini vissuti: se l’autrice non avesse specificato  la loro età sarebbero tranquillamente potuti passare per dei quarantenni. 
  • Il tema della Shoah è un tema particolare, difficilmente affrontabile anche dalle penne dei più raffinati e preparati autori; proprio per questo il tema risulta trattato in maniera del tutto superficiale. Avrei gradito qualche riflessione in più, qualche descrizione aggiuntiva.
  • Infine, devo ammetterlo: non ho per nulla gradito la scena di Thomas che tortura il corpo di Alexander. Davvero sembra una scena messa lì a caso , contrastante con quanto fino ad allora ci era stato detto dell’introverso, riservato e pacifico Thomas.
    Va bene la vendetta, ma tutto questo non è un po’ eccessivo? E soprattutto per quale strambo motivo Thomas fa assistere la povera Ariel a questa scena così macabra? 

"Le ceneri dell'esistenza" è un libro con un gran potenziale ma si è rivelato essere una lettura carina che ha soddisfatto solo parzialmente le mie aspettative.



4 commenti:

 

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